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Siedi. Sgombera la mente da ogni preconcetto. Ascolta. Rifletti.Sguardi di Confine è moderno solo nel mezzo: online. Lo spirito di questo progetto vuole stimolare riflessione e un tempo di lettura lento e meditato. Non c’è spazio per la frenesia, per i giudizi e i commenti a tempo record.

C’è solo spazio per la voglia di conoscere esperienze di vita vissuta, farne tesoro e ampliare il proprio sguardo sul mondo. Sguardi di Confine. Perché è da lì che nasce e si sviluppa la cultura. Da lì la diversità prende forma, si mescola, si diversifica ancora di più. Con nessuna pretesa ma con tanta ambizione, quella di dare voce a racconti dove l’individuo e la sua diversità sono al centro.  Perché è necessario combattere la retorica o almeno provare a tracciare la rotta per la verità, quella verità fatta di infinite composizioni, aneddoti e sfaccettature. Perché è necessario far in modo che la pratica del post-giudizio diventi più diffusa del pre-giudizio. Con l’obiettivo di far emergere il terreno inconsueto, si parla di chi lotta nel buio ma anche di chi, con la forza e l’invettiva, ha scalato la vetta: storie che, in comune, hanno la caratteristica di lasciare un segno per arricchire di infinite sfumature di colori una tela troppo spesso dipinta solo in bianco e nero. Qui, sono ospitati solo Sguardi di Confine, per un visitatore attento e interessato che voglia scoprire il mondo con gli occhi ingenui di un bambino e ascoltare senza giudicare. Seguendo, con umiltà, le orme dei maestri che hanno tentato di sconfiggere la retorica, fino ad arrivare a Carlo Raimondo Michelstaedter, il filosofo, di confine, a cui omaggio questo inizio. E lo dedico a tutti coloro che hanno, nella loro diversità, qualcosa da raccontare.

Buona lettura,

Valentina Colombo.

Foto: © Creative Commons – Flickr:  Marta Diarra